Mari da scoprire
Le profondità del Mare sono un buon posto per meditare per riflettere sui mutamenti del tempo un luogo ideale per ricaricarsi di energia per ricominciare a sognare, creare, inventare… e poi riemergere e avviarci su altre rotte verso nuove mete…
Mediterraneo
Mar Rosso
Canada-Vancouver Island
California-Catalina Island
Ci siamo tornati in seguito più volte, per visitare altri fondali – S.Barbara, S.Clemente, Anacapa – e la spettacolare fossa oceanica di Monterey. Da questa fossa profonda risale una corrente carica di nutrimento, ciò che rende la zona particolarmente ricca di vita marina, e anche di altri animali legati al mare come otarie, foche e lontre.
Papua Nuova Guinea
Di tutti i fondali tropicali visti in precedenza, nessuno poteva eguagliare questa zona del globo.
Tutto era di una strepitosa bellezza. La varietà e la densità di specie era al di sopra di ogni aspettativa. La dimensione di gorgonie, spugne e coralli superava ogni immaginazione.
Poter vivere simili esperienze è stato un grande privilegio.
Papua Nuova Guinea – Sing Sing
Abbiamo avuto, solo più tardi, l’opportunità di visitare anche il Sing-Sing sul Mount Hagen, uno spettacolare incontro di numerose tribù, ognuna rappresentata da uomini, donne e bambini nel “costume tribale”, per esibirsi in danze celebrative e di guerra.
Galapagos
Non solo per la loro bellezza, la varietà e le particolarità degli animali che la popolavano, sia a terra che in mare, ma anche per il fascino che l’arcipelago esercitava sui pochi visitatori: era una specie di paradiso terrestre! Tutto in quel luogo suscitava meraviglia e stupore! Gli animali potevano essere avvicinati (sotto l’occhio vigile della guida che ci accompagnava), e non mostravano alcun timore!
Ogni isola aveva un aspetto particolare, suggestivo, maestoso, selvaggio: come la visione mozzafiato dalle alture dell’Isola San Bartolomé o come all’arco di Darwin: una porta spalancata verso il mare infinito.
L’Oceano Pacifico è una massa possente di acque che si rincorrono, salgono dalle profondità, portando nutrimento e cambiamenti repentini di temperatura: un mare maestoso, possente e mutevole.
Se il subacqueo ha la fortuna di trovare l’acqua limpida lo spettacolo e le emozioni forti sono assicurate: dagli squali martello ai pinguini a caccia, dai grandi branchi di pesci alle giocose acrobazie delle otarie.
Siamo tornati alle Galapagos un paio di volte. L’ultima nel 2006.
Nel 1934 era stato creato il Parco nazionale delle Galapagos, con lo scopo di proteggerle, cosa che incontrò molte difficoltà. Nel 1978 le Galapagos vennero dichiarate dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Non si è però riusciti a fermare le flotte da pesca straniere, e ora anche il turismo di massa che arriva a bordo dei grandi transatlantici da crociera.
Messico-Socorro
Novembre sembra proprio essere il periodo più adatto per immergersi nel Mare di Cortez e assistere al ciclo delle “sardine” che, appena sotto costa, volteggiano a migliaia in un moto perpetuo, come se dovessero seguire una coreografia armoniosa e ipnotica, che si ripete senza fine.
Danno il loro vivace contributo a questo spettacolo le colonie di otarie, sempre curiose e pronte al gioco.
Raggiungiamo l’arcipelago delle isole Revillagigedo (Socorro) dopo una traversata di circa 30 ore. Le isole sono piuttosto spoglie, ma sott’acqua nascondono meraviglie! Le mante giganti che volteggiano al “Boiler” sono uno spettacolo indimenticabile. Il “Boiler” è una gigantesca secca dove si schiantano grandi onde creando un costante ribollimento di schiuma, da cui il suo nome. Le ali delle mante che vivono in quelle acque possono raggiungere un’ampiezza di 6-7m e conferiscono loro un movimento lento ed elegante. Non temono le bolle dei sommozzatori, anzi si direbbe che gradiscono il “solletico” che queste provocano loro. I loro passaggi, ora vicinissimi oppure a discreta distanza, ci costringono a seguirle non solo con gli occhi, e si vorrebbe che questo gioco non finisse mai!
Dopo un’altra decina di ore di navigazione raggiungiamo il luogo più selvaggio che si possa immaginare: uno scoglietto ricoperto di guano, nel bel mezzo di un mare senza fine: Roca Partida. Ma non siamo soli! In queste acque la vita abbonda e si possono incontrare “pezzi grossi” come gli squali balena. Il riflesso di un lontano uragano ha portato della sospensione anche in queste acque solitamente chiare, ma per due giorni, 3-4 squali balena ci hanno fatto visite ripetute, nuotandoci accanto lentamente e sparendo nel blu.
C’erano anche delfini, di primo mattino, e parecchi altri squali, mante, branchi di carangidi e pesci da scoglio. Se chiudi gli occhi e ripensi a quei momenti, speri solo di poterci tornare!