Passaggio al digitale
Il passaggio dalla diapositiva alla foto digitale è stato un passo obbligato: difficoltà nel reperire film e laboratori fotografici per lo sviluppo delle pellicole, nonché il costo elevato dell’operazione. Era tuttavia indispensabile attendere che l’immagine digitale fosse all’altezza della diapositiva. Attualmente la sua qualità ha raggiunto livelli eccellenti.
Resta comunque il fatto che si tratta di due entità totalmente diverse:
- la diapositiva rimane una fotografia su un supporto concreto e tangibile, una fotografia che non è possibile modificare e che presuppone capacità fotografiche reali del fotografo;
- l’immagine digitale ha il pregio-difetto di poter essere manipolata e quindi modificata e migliorata (o forse no) ma ha soprattutto il difetto di essere un prodotto effimero.
Per quanto riguarda le proiezioni, i beamer stanno facendo continui progressi. Questa nuova tecnica è oramai in grado di comunicare quelle emozioni che la trasparenza della diapositiva e l’effetto della dissolvenza incrociata erano in grado di trasmettere allo spettatore.
Evidentemente la creazione di un diaporama è un’operazione che in precedenza veniva eseguita su una tavola luminosa, mentre oggi tutto si svolge davanti ad un computer.
ATTREZZATURE
Per foto-sub analogica:
- Custodie subacquee Hugyfot e Igloo che contenevano l’apparecchio fotografico Nikon F 90X con gli obiettivi 16/60/105 mm
- L’apparecchio anfibio Nikonos V con il mitico obiettivo 15 mm e l’esposimetro Seaconik
- Flash Sea & Sea 150/200/300/350
Per foto-sub digitale:
- Custodia Seacam
- Apparecchio Nikon D 800 con gli obiettivi 16/14-24/60/105
- Flash Sea & Sea 150/300 e Inon Z-240
Per proiezione diaporama analogici:
- 4 proiettori Kodak Ektapro 50-20
- programma per le creazione delle dissolvenze Stumpfl-Platinum 2.0
- sistema di sincronizzazione Stumpfl con centralina SD 404
Per proiezione diaporama digitali:
- beamer JVC tipo DLA-HD 100
- programma per la creazione delle dissolvenze Stumpfl-Platinum 4.25