Mauro e Franca Bernasconi

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Fiumi che scorrono

D’inverno il fiume scorre mormorando, in un incessante soliloquio: assorto, attende la primavera. Con il disgelo la sua discesa a valle si fa più rapida e le piogge persistenti lo ingrossano; allora la sua potenza si scatena e sconvolge ogni cosa: rimuove macigni, trasporta tronchi, scava le rocce, ridisegna il paesaggio subacqueo. Il tocco magico del sole mette in risalto le sue forme armoniose, la trasparenza turchese dell’acqua e ne esalta i colori. Trote argentee guizzano tra le spume delle cascate. Con l’autunno foglie gialle volteggiano nell’acqua come farfalle e si posano sul fondo creando morbidi cuscini. All’arrivo dell’inverno, nella luce radente del sole impallidito, il fiume scorre con onda densa e silenziosa, in attesa del gelo.

Verzasca

Maggia